CANNES – La 68ª edizione del Festival di Cannes si è conclusa domenica 24 maggio con l’annuncio del suo palmarès, che ha consacrato Jacques Audiard con una Palma d’Oro a sorpresa per Dheepan. “Ringrazio Michael Haneke per non aver girato nulla quest’anno”, ironizza il regista francese, che ha colto l’occasione per esprimere la sua ammirazione nei confronti dei fratelli Dardenne, sottolineando l’onore di questa ricompensa suprema, dopo i primi due premi da lui conquistati al Festival di Cannes nel 1996 (Premio della Sceneggiatura per Un héros très discret) e nel 2009 con Il profeta. Quest’ultimo gli valse un Gran premio della Giuria, mentre in molti prevedevano la Palma per lui. Sei anni dopo, il suo ultimo film non era molto favorito dai pronostici, eppure ha convinto la giuria internazionale. Il vincitore del Grand Prix è l’ungherese László Nemes, che, per la sua prima partecipazione a Cannes, ha mostrato il film più potente del festival: Son of Saul. “Ho provato a parlare di un soggetto impegnativo alla mia generazione, ancora ossessionata da questi eventi, e ho voluto farlo in pellicola, perché è importante che questo supporto non scompaia. Si può ancora girare e proiettare in pellicola!”. Nemmeno un premio per i tre film italiani di Moretti, Garrone e Sorrentino.
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