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“Cannes 2015”: Debutto ad effetto per “Son of Saul“, l’opera prima del regista ungherese László Nemes

CANNES – Debutto clamoroso nel lungometraggio per il cineasta ungherese László Nemes. Son of Saul, la sua opera prima, avrà la sua prima mondiale nientemeno che al 68° Festival di Cannes (dal 13 al 24 maggio 2015). E’ la prima volta in 46 anni che l’opera prima di un regista ungherese è invitata a partecipare al Cannes Film Festival. Una selezione che conferma la permanenza del cinema d’autore magiaro ai più alti livelli mondiali negli ultimi anni (Kornél Mundruczó in lizza per la Palma d’Oro nel 2008 e 2010, Béla Tarr nel 2007).

László Nemes è nato a Budapest nel 1977 ed è vissuto a Parigi tra il 1989 e il 2003. Dopo aver studiato storia, letteratura e sceneggiatura, ha girato diversi cortometraggi, che hanno vinto decine di premi in più di 100 festival cinematografici internazionali (With a Little Patience, premiato 25 volte nel mondo e nominato all’European Film Award 2008; The Counterpart, vincitore di una decina di premi; The Gentleman Takes His Leave, premio della regia e della fotografia all’Hungarian Film Week 2010).

László Nemes è stato anche assistente alla regia per L’uomo di Londra di Béla Tarr. Il giovane regista ungherese ha scritto la sceneggiatura di Son of Saul con la francese Clara Royer (scrittrice, dottore in storia e letteratura ungherese e slava). Nel cast del film figurano attori ungheresi, tedeschi, polacchi, americani ed israeliani.

Son of Saul (Saul fia) si immerge nell’orrore di Auschwitz del 1944 ed ha come protagonisti lo scrittore e poeta Géza Röhrig (che debutta al cinema), Levente Molnar (ammirato in Morgen) e il tedesco Urs Rechn (Run Boy Run). Il film racconta due giorni nella vita di Saul Ausländer, un prigioniero ungherese che lavora in un “Sonderkommando”, un commando speciale legato ad uno dei forni crematori di Auschwitz. Dopo aver scoperto il cadavere di un ragazzo che pensa essere suo figlio, Saul tenterà l’impossibile: trafugarlo e trovare un rabbino per seppellirlo. Mentre il “Sonderkommando” può essere liquidato da un momento all’altro, Saul volge le spalle ai viventi e ai loro piani di ribellione per salvare le spoglie di questo figlio, di cui non si è potuto prendere cura quando era in vita.

Prodotto da Gábor Sipos (Producer on the Move 2009 dell’European Film Promotion) e Gábor Rajna per Laokoon Filmgroup, Son of Saul è stato sostenuto dall’Hungarian Film Fund, la Residenza della Cinéfondation del Festival di Cannes, il Sarajevo Cinelink e il Jerusalem Film Lab. La distribuzione in Ungheria sarà affidata a Mozinet, mentre i parigini di Films Distribution guideranno le vendite internazionali. In Italia Son of Saul sarà distribuito da Teodora Film.

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(fonte: Cineuropa, Hungary Today)

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